Newsletter
PSICOTERAPIA
www.psicoterapie.org
www.tossicodipendenze.net
www.disturbialimentari.com
www.disturbisessuali.it
www.ossessioniecompulsioni.it
www.terapiadicoppia.it
www.attacchidipanico.it
www.psicosi.net
www.fobia.it
www.depressioni.it
www.ansie.it
www.infanziaeadolescenza.info
www.terapiedigruppo.info
www.psicoterapie.info
| |
Bellezza
e dieta sì, ma…
Non solo con l’avvicinarsi della bella
stagione, ma ormai durante tutto l’anno, si presenta insistente su giornali e
riviste, in trasmissioni televisive e conversazioni salottiere, il
“problema” del corpo, questo
involucro, più o meno interessante, che tante soddisfazioni – ma anche tanti
grattacapi – può darci, almeno a quelli tra noi ben consapevoli di non essere
costituiti solo da puro spirito. Si susseguono, in genere nella solitudine
discreta delle camere da letto, masochistici e spietati esami davanti allo
specchio di signorine, signore (ed anche signori!), alla continua ricerca di
quel rotolino, di quel cuscinetto, ben nascosti e mimetizzati sotto i pesanti
abiti invernali, ma pronti a balzare fuori dal costume da bagno o da un abito più
leggero e aderente. Se la ricerca ha un esito infausto, nella maggior parte dei
casi è sufficiente, superato lo shock, mettersi di buona lena a pedalare un
po’ sulla cyclette, rinunciare a qualche dolce o a qualche aperitivo,
spalmarsi con una piacevole e profumata crema di bellezza, e… aspettare il
miracolo!
Chi ha qualche problema un po’ più serio, farebbe bene ad evitare il
fai-da-te e ad affidarsi ad un buon dietologo.
Dimagrirà forse più lentamente, ma ne guadagnerà in salute e… buonumore.
Senza contare il fatto che ad un dimagrimento troppo rapido, segue
immancabilmente il recupero altrettanto rapido dei chili perduti. Quindi, un
po’ di pazienza, e i risultati saranno ottimi.
Tutto questo però non ha nulla a che fare con l’anoressia. Tra il naturale
desiderio di essere - e apparire! - in piena forma, e la pervadente idea che il
proprio corpo non sia mai abbastanza bello, magro, filiforme, c’è di mezzo
quella sottilissima, a volte difficilmente percepibile, linea che separa la
normalità dalla patologia. Ma proprio questa somiglianza con comportamenti
molto diffusi e in definitiva sani,
fa sì che l’anoressia venga spesso sottovalutata o misconosciuta.
L’anoressia nervosa
è un disturbo del comportamento alimentare che insorge in modo subdolo e, se
non curata correttamente, può gradualmente portare a conseguenze anche
gravissime. Colpisce adolescenti e preadolescenti (più raramente interessa gli
adulti) in prevalenza femmine, ma i maschi non ne sono esenti ed il loro numero
è in aumento.
E’ necessario pertanto saperne cogliere i primissimi
segnali. Ed ovviamente sono i genitori chiamati a porre attenzione a
questi segnali; ma anche i nonni, gli insegnanti, e tutti gli adulti che ruotano
intorno ai giovanissimi, dovrebbero essere capaci di riconoscere, e segnalare,
alcuni comportamenti che potrebbero preludere all’anoressia. Spesso è il
pediatra o il medico di famiglia il primo ad interpretare correttamente certi
segnali, sempre che ne sia messo al corrente - il medico di famiglia non vive a
casa nostra - e consultato (la buona medicina si fonda sulla collaborazione
medico-paziente).
Quindi, se vostra figlia (o figlio), o nipote, o
studente:
- presenta un crescente interesse ed
un’eccessiva attenzione al proprio peso, alla propria figura, alla propria
alimentazione
- se, pur avendo un peso adeguato all’età e
all’altezza, comincia a lamentarsi di essere grassa/o, e a parlare della
necessità di mettersi a dieta
- se comincia ad eliminare dai propri pasti
alcuni alimenti, ritenuti particolarmente calorici, o comincia a saltare i
pasti, o ad evitare di mangiare insieme agli altri
- se il suo umore, e le sue attività dipendono
troppo da come percepisce il suo aspetto fisico
- se dedica troppo tempo ad attività fisiche
molto stancanti, al fine di consumare calorie
è il momento di porsi in uno stato di
osservazione attenta e discreta, che non significa allarme, ed essere pronti, se
questi segnali peggiorano o persistono più di qualche settimana, a consultare
degli specialisti per chiedere consigli sul comportamento da adottare.
E’ bene non aspettare troppo, ma neppure fare
passi avventati. L’anoressia nervosa è una malattia seria che, una volta
instaurata, richiede l’intervento di équipe
multidisciplinari, ed esistono ormai numerosi centri specializzati, pubblici e privati, in quasi tutte le città
principali, a cui è consigliabile rivolgersi fin dall’inizio, anche solo per
ottenere informazioni o rassicurazioni. Esistono inoltre numerose associazioni
(reperibili anche su Internet) la cui finalità è appunto quella di
sensibilizzare e allertare i genitori – ma non solo loro - su questo problema.
Un ultimo avvertimento riguarda quei
comportamenti opposti al rifiuto di mangiare in modo sufficiente, rappresentati
da un’eccessiva attrazione per il cibo o per alcuni cibi, grandi abbuffate,
incapacità di limitarsi, con un apparente disinteresse per le conseguenze
sull’estetica o sulla salute - bulimia
- . O ancora un’alternanza tra
i due opposti comportamenti. Anche questi possono essere segnali dello stesso
problema, l’altra faccia di una stessa medaglia.
Vale la pena di ripetere che è importante non
minimizzare: per questi, come per altri disturbi, la possibilità di venirne
fuori è tanto più grande, quanto più precocemente si inizia un intervento.
Dr.ssa Paola Locci
|