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La Consulenza Psicologica e Sessuologica On
Line in collegamento diretto Audio-Video: premesse epistemologiche e pratiche di
un nuovo strumento per il lavoro clinico
(articolo già in pubblicazione sulla RIVISTA DI SESSUOLOGIA, EDIZIONI CLUEB, BOLOGNA, 2001)
Sommario
L'autore
introduce le premesse sociali, epistemologiche e pratiche che fanno da contesto
operativo alla consulenza psicologica e sessuologica on line in collegamento
diretto audio-video. Alla luce di un'epistemologia complessa, come quella
sistemico-relazionale, vengono presentati vantaggi e svantaggi di questo nuovo
modo di lavorare nel campo della psicologia e sessuologia clinica.
Introduzione
La popolazione umana fa sempre più uso di strumenti tecnologici che hanno mutato i tempi, i modi e la qualità del vivere quotidiano. Siamo stati chi più, chi meno, spettatori e attori del verificarsi del fenomeno macroscopico definibile come “socializzazione tecnologica”.La socializzazione tecnologica presenta un andamento fluttuante nel tempo, dovendo rispondere in modo sensibile ai continui aggiornamenti del progresso della tecnica e della scienza. Il progresso tecnologico e scientifico non è legato, soltanto, alla ricerca di nuove possibilità per il miglioramento dello stile di vita e di benessere della popolazione umana, ma è anche "stimolato" dal fatto di dipendere ed essere determinato da un mercato divenuto globale e dalle sue leggi economiche.Da un punto di vista "antropomorfico" sembra che anche attraverso la socializzazione tecnologica si siano modificate le rappresentazioni mentali individuali e sociali e i vissuti emotivi ad esse legati. Più precisamente, l’utilizzo quotidiano e domestico di strumenti ad alto contenuto tecnologico, quali il personal computer, i telefonini cellulari, i dispositivi satellitari, la televisione in digitale ed altri ancora, hanno radicalmente modificato i tempi e i modi di comunicare fra gli uomini. Aver cambiato (o aver assistito al cambiamento di) alcune delle regole e qualità della comunicazione umana, significa anche aver “costruito” (o vedersi costruire intorno a sè) nuove modalità relazionali.La coscienza sociale e la conoscenza del nostro tempo ci orientano a considerare i nuovi strumenti tecnologici di comunicazione come delle risorse comunitarie. E' sufficiente dare un rapido sguardo intorno a noi per renderci conto di come tali risorse appaiano distribuite nella popolazione in maniera fortemente sbilanciata. Da una parte abbiamo una minoranza di esperti o competenti che usufruisce, anche in questo preciso istante, delle nuove opportunità tecnologiche legate soprattutto alla rete, ad internet. Mentre dall'altra, si evidenziano la maggioranza degli italiani che ancora fanno fatica a cogliere la complessità e la continuità di questo importante cambiamento sociale.L'introduzione nel lavoro e nel tempo libero, delle nuove tecnologie sta determinando trasformazioni che coinvolgono livelli sociali diversi. L'impiego, comunque di massa, dei nuovi strumenti di comunicazione tecnologica ha infatti coinvolto in taluni casi, come nelle sindromi psicologiche da dipendenza dalla rete (sarebbe più opportuno dire "stravolto") sia i comportamenti dei "micro" sistemi umani (individui, coppie, famiglie) sia quelli più macroscopici (gruppi di persone con storia e identità non parentale che funzionano come sistemi di appartenenza sociale e comunitaria). In altri termini, le nuove tecnologie di comunicazione hanno modificato l'assetto e la complessità delle connessioni, ampliando di fatto le possibilità dei sistemi umani di relazionarsi tra loro, potenziando i tempi e i modi dello sviluppo sociale comunitario e globale. Pertanto, i contesti entro cui si possono dispiegarei processi comunicativi si sono ampliati e diversificati tanto negli ultimi tempi, da vederci tutti coinvolti in continui e sempre più rapidi aggiornamenti terminologici e quindi concettuali.
Premessa espistemologica
L'informazione non ha valore
come tale né alcuna funzione, in assenza di una comunicazione, tra due o più
sistemi umani. L'informazione è un dato o un insieme di differenti dati
"immobili" che solo la comunicazione può far evolvere, processare,
trasferire, modificandone le qualità originarie in tutte le loro dimensioni e
complessità. Sembra che senza modificazione e quindi, in assenza di una
processualità, non si possano riconoscere le differenze già conosciute o
costruirne-percepirne delle nuove.Possiamo parlare di concetti e
rappresentazioni mentali che condividono, in virtù dei processi comunicativi,
una dimensione sociale a livello dei significati (collettivamente definiti), ma
allo stesso tempo si differenziano per una dimensione soggettiva, a livello dei
vissuti (individualmente percepiti).La
conoscenza si comunica attraverso le relazioni fra uomini modificandosi fra
questi e le loro definizioni del mondo. Le relazioni che si definiscono grazie
ai processi comunicativi, oltre ad essere il mezzo “naturale” per conoscere
noi stessi e il mondo che ci circonda, possono avere potenzialità trasformative
delle realtà individuali e sociali. Con questo intendo solo sottolineare le
potenzialità conoscitive-trasformative intrinseche agli strumenti ad alta
tecnologia.
Limiti "superabili" e
"insuperabili" del nuovo strumento di lavoro
Il limite più evidente e definibile come
"insuperabile" o intrinseco allo strumento stesso, è quello
dell'impossibilità di interagire fisicamente con il consulente e di comunicare
con lui senza condividere lo stesso setting ambientale e di contesto. Infatti,
per fare un esempio, nella consulenza on line in collegamento diretto
audio-video, il professionista e la persona che ha richiesto il servizio non
potranno in alcun modo stringersi la mano, né tantomeno condividere le
percezioni sensoriali originate dall'ambiente immediatamente circostante. La
comunicazione avviene quindi senza condividerne i"rumori" ed il
"clima ambientale" più prossimi alle loro rispettive
posizioni nello spazio. Il consulente e il consultante possono
eventualmente solo sforzarsi di immaginare tali dimensioni di contesto che sono
nascoste alla loro percezione diretta. Inoltre c'è anche lo scarto percettivo
legato agli strumenti tecnologici utilizzati ad hoc per rendere possibile la
comunicazione. Tra i limiti di percorso o di processo dovuti alle tecnologie ne
menziono tre che sono osservabili durante una comunicazione diretta audio-video
via internet: 1) la cattura dei suoni e delle immagini; 2) la trasformazione di
questi "dati ambientali" in digitale; 3) la loro rappresentazione
finale così come le due persone la percepiscono.Definisco
"superabili" o estrinseci quei limiti che possono essere eventualmente
ridotti o annullati, adottando nuove e più sofisticate tecnologie e/o
sviluppando nuove competenze rispetto a un loro più adeguato utilizzo.Fra
questi limiti estrinseci ricordo la lieve desincronizzazione tra l'ascolto della
voce e la percezione delle immagini che può verificarsi durante il collegamento
diretto della consulenza on line.
Vantaggi e risorse dell'approccio on line in
collegamento diretto audio-video
Fare una consulenza
psicologica o sessuologica on line audio-video può essere, se realizzata in
modo deontologicamente corretto, una nuova ed importante opportunità per tutti,
sia per le persone che ne fanno richiesta sia per i professionisti. Infatti,
chiunque sia motivato a fare una consulenza di questo tipo, premesso che abbia a
sua disposizione i requisiti tecnici di base e una sufficiente dimestichezza
nell'utilizzo di un personal computer, potrà farlo direttamente dalla propria
abitazione.
Considerazioni pratiche dello strumento
L'argomento dei requisiti tecnici ed operativi è un tema di fondamentale importanza soprattutto per un servizio come questo, rivolto a persone "non esperte", cioè alla maggioranza di quelle che utilizzano il loro personal computer e che navigano in internet per motivi non professionali durante il loro tempo libero.Per poter realizzare da casa una consulenza in collegamento audio-video è necessario avere dei requisiti tecnici minimi specifici, che di seguito riporto a titolo esemplificativo.Ricordo che i requisiti qui elencati riguardano una delle diverse modalità oggi possibili per realizzare una consulenza in collegamento audio-video.
v Possedere un PC con un processore di almeno 400 Mhrz con un sistema operativo Windows 98;
v
Potersi connettere alla rete Internet tramite connessione digitale
tipo ISDN a 64-128 kbps/sec;
v
Poter utilizzare i programmi MSN Messenger (3.6) e Net Meeting
(3.01) della Microsoft Corporation;
v
Avere una scheda audio e video, un microfono e cuffie per la
trasmissione e l'ascolto della voce.
Un altro tema a dir poco importante è quello della sicurezza di poter contare su un servizio veramente privato nel senso che possa garantire la massima riservatezza delle informazioni e dei dati personali.La privacy delle persone che richiedono un servizio così delicato deve essere garantita da una serie di sofisticati meccanismi e programmi informatici che tutelano questa dimensione privata, sia per quanto riguarda la trasmissione da computer a computer dei dati scritti, sia per quel che concerne la trasmissione in tempo reale di immagini ed audio. Pertanto è necessaria un'adeguata "schermatura" elettronica delle linee sulle quali l'attività di consulenza viene svolta. Ancora a titolo esemplificativo cito il così detto "fire-wall" che appunto rappresenta un tipo di dispositivo di sicurezza.L'utilizzo di una Web Camera da parte del consultante, pur non essendo necessario al funzionamento del servizio, è comunque auspicato perché aumenterebbe, naturalmente, la qualità della comunicazione, passando da "uni" a "bidirezionale".Il luogo, o meglio i luoghi, visto e considerato che sono due le stanze da cui il consulente e il consultante si connettono e comunicano, è un altro argomento che merita, seppure brevemente, di essere trattato. Entrambi i partecipanti della seduta on line in collegamento diretto audio-video dovrebbero osservare almeno due condizioni di base per favorire una buona riuscita del servizio:
1. la consulenza in collegamento diretto audio-video deve essere realizzata da una stanza silenziosa e a porta chiusa;
2. utilizzare le cuffie auricolari per l'ascolto invece che le casse acustiche, significa evitare possibili "rimbalzi" acustici o effetti eco, che se presenti potrebbero rendere molto difficile e fastidiosa la comunicazione.
Questi due punti se osservati da entrambi gli interlocutori, possono contribuire a garantire un clima emotivo di serenità, privacy e riservatezza, condizioni di fondamentale importanza per una consulenza psicologica e sessuologica.
Conclusioni
Desidero sottolineare che è stata mia intenzione non
trattare l'argomento delle psicoterapie o terapie sessuali on line proprio perché
ritengo opportuno sperimentare, prima di tutto la modalità di intervento della
consulenza a distanza in collegamento diretto audio-video. Noi professionisti
della salute mentale, sessuale e relazionale abbiamo l'enorme responsabilità di
tutelare le persone che si rivolgono a noi, dai possibili effetti potenzialmente
iatrogeni determinabili dall'impiego "selvaggio" di nuove modalità
d'intervento. E' evidente che un servizio di consulenza psicologica e
sessuologica on line in collegamento diretto audio-video, per quanto possa
sembrare affidabile, opportuno ed efficace, di fatto presenta diversi limiti
rispetto alla consulenza così detta "tradizionale". Pertanto, potendo
scegliere tra una consulenza on line e una consulenza ambulatoriale faccia a
faccia con lo specialista, quest'ultima opzione la ritengo di gran lunga più
opportuna ed efficace.La
consulenza "tradizionale" possiede infatti una storia di successi
validati empiricamente ma soprattutto scientificamente, mentre non si può dire
la stessa cosa per quanto riguarda la consulenza nella modalità on line, che al
momento attuale, nonostante sembra promettere indubbiamente dei vantaggi ancora
richiede, quantomeno, di essere verificata e valutata nel tempo.
(Finito di scrivere nel Gennaio 2001)
Riferimenti
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Psicologo sessuologo e
psicoterapeuta libero professionista a Rimini.
http://www.psicologia-sessuologia.it