La Perdita di un Gemello
Federica
Mattei
(Psicologa,
Psicoterapeuta, Mediatore Familiare
Vice
presidente dell’Associazione Piccoli Angeli Onlus)
Premessa:
Per brevità
nell’articolo parleremo di gravidanza gemellare come se si trattasse
di una gravidanza di due gemelli, ma tutto quello che segue si può
riferire anche a gravidanze plurigemellari, oggi frequentissime a
causa dell’obbligo di impiantare tutti gli embrioni in caso di
fecondazione in vitro.Inoltre la lingua italiana ci obbliga ad usare
il maschile, ricordiamo però che le coppie di gemelli possono essere
anche femminili o, nel caso dei dizigoti, di sesso diverso.Per motivi
di privacy i nomi delle testimonianze raccolte sono di fantasia.
Perdere un
gemello in una gravidanza gemellare vuol dire per i genitori
affrontare il lutto per la perdita di un bambino insieme alla gioia
per la sopravvivenza dell’altro gemello.Questa situazione
particolare può rendere ancora più difficile gestire le emozioni e
affrontare adeguatamente il lavoro del lutto, perchè i genitori
difficilmente riescono ad essere in grado di gioire completamente
della nascita di un bambino e al contempo di soffrire liberamente per
la perdita dell’altro.Essi vivono una sorta di sdoppiamento emotivo
dove, se da una parte gioiscono per il gemello superstite dall’altra
egli è il costante memento del gemello perduto.
Se piangono il gemello perduto sentono di “togliere”
qualcosa a colui che è sopravvissuto e viceversa, infatti la
situazione particolare può portare anche dei sensi di colpa perchè i
genitori si trovano a volte a pensare che non dovrebbero essere felici
per uno quando l’altro non c’è più.Dice Anna:
“All’improvviso
dovevo affrontare le congratulazioni per la nascita di un bambino e la
scelta della bara per l’altro”.
Se accade che uno
dei gemelli muoia prima della nascita i genitori affrontano
l’esperienza della continuazione della gravidanza per il gemello
sopravvissuto mentre l’altro è morto.Se un gemello muore
all’inizio della gravidanza accade quella che viene chiamata la
“Sindrome del gemello scomparso” (in inglese Vanishing
twin).Questa evenienza può verificarsi sia nelle
gravidanze monozigotiche che in quelle dizigotiche, sia monocoriali
che bicoriali(cioè che hanno un’unica placenta o due). Con
l’ecografia si riscontra la presenza di una seconda sacca embrionale
o un’altra prova di gravidanza gemellare, ma senza la presenza di
uno dei gemelli. Questo accade quando il gemello muore prima del terzo
mese di gravidanza a seguito del riassorbimento del bambino da parte
della placenta o dell'altro gemello. Il crescente uso delle tecniche
ecografiche ha permesso di accertare che quasi il 50% delle gravidanze
gemellari si tramutano poi in gravidanze singole.
Se invece uno dei due bambini muore a uno
stadio più avanzato ciò che può accadere dipende dal fatto se i
gemelli sono mono o bi-coriali. Nelle gravidanze monocoriali la morte di un
gemello può provocare nel gemello restante una emorragia acuta, che
comporta in circa la metà dei casi morte o danno cerebrale. Quindi i genitori,
oltre che alla morte di uno dei gemelli, potrebbero andare incontro
alla decisione di mettere fine alla vita del gemello restante nel caso
non si sentissero in grado di mettere al mondo un figlio con danni
cerebrali.Se non ci sono problemi medici, se la presenza del
gemello morto in utero non provoca contrazioni uterine dovute al
tessuto in necrosi e quindi un parto prematuro, la madre porterà
in grembo il gemello morto fino alla fine della gravidanza.Spesso poi,
finchè non si arriva alla nascita del gemello restante, i genitori
possono soffrire di una sorta di lutto anticipatorio che si tramuta
poi in lutto vero e proprio solo allora; perchè fin quando la
gravidanza non si conculde fisicamente può essere difficile per la
madre pensare che sia finita con una morte in utero, a qualsiasi
stadio sia avvenuta.Ogni esperienza di lutto ha lo stesso valore
per un genitore, sia che si tratti di un bambino morto nelle
prime settimane di gestazione sia che sia morto a termine, ma la
situazione di un genitore che perde durante la gravidanza un gemello
è più complessa perchè oltre al sentimento di lutto per il bambino
perduto, c’è la speranza e la felicità e al contempo
preoccupazioni di carattere medico per il bambino restante, o
addirittura il peso della scelta di dover interrompere anche questa
gravidanza con un aborto terapeutico.Se invece la perdita avviene alla
nascita in un parto prematuro (eventualità non rara in gravidanze
plurigemellari) i genitori possono trovarsi nella situazione di
piangere la perdita di uno o più bambini, anche a distanza di giorni
mentre sperano nella sopravvivenza dell’altro e, contemporaneamente,
debbono prendere delle decisioni sulle terapie mediche a cui
sottoporlo. Il peso di aver preso decisioni mediche anche per il
bambino che è morto può essere motivo di intensa ansia per i
genitori che si possono sentire, in qualche modo, responsabili della
morte del bambino e perciò fortemente insicuri sulle decisioni da
prendere per l’altro. Oppure i genitori possono imputare allo staff
medico la responsabilità della morte del primo bambino e perciò
essere profondamente sfiduciati
riguardo le terapie consigliate o messe in atto dallo staff per colui
che è sopravvissuto.Questo tipo di reazioni è normale. Non importa
infatti cosa abbia causato la perdita del bambino, se ci siano state
realmente delle responsabilità, questa reazione è un tentativo da
parte del genitore in lutto di trovare un senso a un evento che non ha
mai senso.A mente fredda i genitori possono anche pentirsi degli
scatti di rabbia, dei pensieri negativi avuti nei confronti di se
stessi o dello staff medico, non riconoscendosi nei comportamenti
messi in atto. Cercare di pensare che sono reazioni comuni nel lutto
è una strada che si può intraprendere per cancellare il senso di
colpa.Comunque questa sia avvenuta, dopo la morte di un gemello i
genitori devono affrontare la situazione straniante di essere in lutto
per la perdita di un bambino mentre ne hanno un altro vivo con cui
devono legare emotivamente. Entrambi questi compiti emotivi sono
impegnativi ed opposti, quindi difficili da gestire
contemporaneamente. Inoltre la gemellarità ha in se un’aura
speciale, perchè da sempre i gemelli sono considerati un
“fenomeno”, quindi oltre al dolore per la perdita del bambino si
può unire il dolore della perdita di una condizione particolare.
Negli ultimi tempi poi le gravidanze gemellari e trigemine sono
aumentate grazie alle tecniche di fecondazione artificiale e queste
gravidanze sono spesso il coronamento di un sogno da parte di chi
cerca di avere un figlio. Poichè le gravidanze plurigemellari sono più
rischiose, al lutto per la perdita di un bambino si unisce il senso di
colpa per essere stati “causa” della morte stessa. Dice Elisa:
“Ho pensato di essere stata punita per la mia “ingordigia”, per
aver fatto di tutto per rimanere incinta e partorire un figlio nostro
“Inoltre ogni anniversario, ogni ricorrenza, ogni momento felice è
indissolubilmente legato al ricordo del gemello mancante e spesso la
data del compleanno di un gemello è anche l’anniversario della
morte dell’altro. I genitori si trovano così nel difficile compito
di ricordare colui che non c’è più e contemporaneamente di
festeggiare colui che c’è ancora.Qualora uno dei gemelli sia
mancato a gravidanza in stadio avanzato, alla nascita o dopo di essa i
genitori poi dovranno poi essere anche capaci di aiutare il figlio a
gestire il suo lutto. Infatti i gemelli già in utero imparano l'uno dall'altro, alla nascita e dopo
hanno un legame particolare fra di loro, proprio per questa conoscenza
intima e precoce, tanto che alcuni studi hanno dimostrato che tenerli
vicini in culla termica o durante le cure migliora la risposta
psicofisica di colui che ha problemi di salute.
Quindi è probabile che anche bambini molto
piccoli soffrano l’assenza del gemello. Bambini che hanno perso il
gemello più avanti nel tempo e che dunque condividono col fratello
scomparso fotografie o altri ricordi tangibili devono essere
accompagnati in questo percorso.
La cosa migliore è lasciare questi ricordi a disposizione del gemello
vivente, perchè altrimenti avrebbe un buco nella sua linea
esistenziale, rispondere nel modo più sincero e sereno possibile alle
sue domande su cosa è accaduto a suo fratello, mostrare il proprio
dolore per la perdita di chi non c’è più ma anche il profondo
amore per lui che è parte della famiglia.
E’ importante essere sinceri e diretti nelle spiegazioni, non
nascondere gli eventi o travisarli per paura delle reazioni del
bambino rimasto, perchè proprio questi atteggiamenti potrebbero
essere causa di problemi. I bambini, soprattutto quelli molto piccoli,
hanno un’idea diversa dalla nostra della morte.Dire loro delle bugie
non farebbe che peggiorare le cose e confondere le loro idee.
Quando saranno più grandi potrete coinvolgerli nel ricordo del
fratello scomparso, parlargli di lui, in modo da dare al bambino la
possibilità di chiedere, di esporre dubbi e paure o di esprimere
liberamente i suoi pensieri sul fratello somparso, cosa che aiuterà
molto sia lui che i genitori nell’affrontare il lutto.
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