IL GRUPPO IN BIODANZA di Nadia Zuccarello
Cos’è
Biodanza ?
Proviamo
a dare una definizione a partire dal significato del nome:
Come
nasce Biodanza ? E’
nata dalle idee e dagli studi di Rolando Toro, psicologo e antropologo
cileno, il quale nel 1965 realizzò le prime esperienze con la danza in
ambito clinico, con pazienti dell’ospedale psichiatrico di Santiago del
Cile. Propose sessioni di danza nelle quali ebbe modo di vedere come
musiche diverse inducessero emozioni diverse, ad es i pazienti con grave
depressione miglioravano il tono dell’umore e la vitalità attraverso
musiche ritmiche mentre le musiche lente favorivano regressione e aumento
dei deliri nei pazienti psicotici. Quali
sono le applicazioni di Biodanza? -
Corsi settimanali per adulti -
Corsi per bambini e adolescenti -
Corsi per anziani -
Corsi per gestanti -
Corsi di riabilitazione per persone affette da disturbi motori, morbo di
Parkinson, Alzheimer, handicap mentale e fisico, disturbi
dell’umore, disturbi del comportamento alimentare, riabilitazione
psichiatrica Cosa
offre il corso settimanale ? -
Occasioni di vivere un contatto più profondo con se stessi -
Un insieme di eco-fattori facilitanti il processo di sviluppo delle
potenzialità -
L’occasione di vivere le emozioni in maniera integrata -
Poter stare con le varie parti di sè, accogliendo le zone luminose e
anche quelle più scure e confuse per invitarle a far parte e anche a
trasformarsi in risorse. -Il
gruppo come occasione di conoscersi meglio attraverso l’incontro con gli
altri. -
Uno spazio che ci concediamo, un luogo dove rallentare e allentare le
tensioni, lo stress. -
Sentire nuove possibilità per stare bene -
Diventare più sensibili alle piccole cose che a volte correndo non
vediamo Strumenti
: Rolando
Toro ha elaborato un modello teorico che possiamo intendere come un
contenitore all’interno del quale ci muoviamo in un processo di sviluppo
che tende verso il benessere, lo stare meglio con noi stessi e con gli
altri. Il sistema Biodanza è concepito come possibilità di ricreare
condizioni che stimolino e facilitino lo sviluppo delle possibilità, che
geneticamente ogni essere umano possiede, ma che non sempre ha modo di
esplorare ed esprimere pienamente. VITALITA’
= impulso vitale, tonicità muscolare, connessione con la vita,
conservazione della vita, capacità di riposare/capacità di attivarsi,
entusiasmo determinazione….. SESSUALITA’=
non solo genitale, connessione con il desiderio, con il piacere anche
delle piccole cose, capacità di scegliere quello che ci piace,
abbandonarsi, poter ricevere, piacere di vivere. CREATIVITA’
= capacità di esplorazione, innovazione, trasformazione, possibilità di
esprimersi, trovare soluzioni, osare, essere curiosi. AFFETTIVITA’=
capacità di aprirsi, entrare in intimità, fiducia e capacità di ascolto
dell’altro, creare vincoli, aprire il cuore, farsi conoscere,
riconoscere l’esistenza dell’altro. Gli
esercizi e le danze che compongono il sistema Biodanza si sviluppano
durante le sessioni in una sequenza che va a stimolare i due poli
dell’attivazione e del riposo. Le
funzioni del gruppo in Biodanza Il
gruppo è luogo e strumento insostituibile del processo di crescita e
cambiamento innescato dal sistema Biodanza. 1)
funzione permissiva: permesso di ridurre la forza dei meccanismi di
difesa, permesso di essere, permesso di esprimere, permesso di esplorare e
di rischiare, permesso di stravolgere le regole. 2)
funzione facilitatrice: rinforzare le espressioni salutari di ognuno,
stimolare l’impeto vitale, il desiderio di contatto, l’allegria, la
creatività, i potenziali. 3)
funzione deflagrante : far “precipitare il processo di crescita”,
velocizzarlo, facendo emergere aspetti di sé che erano in ombra, favorire
insight. 4)
funzione integratrice: mettere insieme parti di sé, mettere in relazione,
mettere in movimento, accettare parti diverse trovando modalità creative
per farle convivere, non negare parti, portare alla luce e prendere cura. Il
facilitatore è garante della formazione del gruppo come “utero
affettivo” nel quale le persone respirino soprattutto la libertà di
essere e di esprimersi in un costante feedback con i compagni.
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