Memory Box,
la scatola dei ricordi:
cosa è, a cosa serve, come si prepara
di
Federica Mattei
Per chi non lo sapesse la Memory Box è una scatola in
cui usualmente, nei paesi anglosassoni, si conservano i ricordi delle
persone sia vive (ricordi dell’infanzia, di scuola, del matrimonio etc)
sia morte.
Nel caso della morte perinatale la Memory Box ha un’importanza
particolare.
La maggior
parte dei genitori che perdono un bambino non vogliono dimenticarlo.
Creare una Memory Box può essere un modo di rendere
viva e tangibile la presenza del bambino.
Quando la
morte colpisce un bambino nel periodo della gestazione, al termine di essa
o quando è appena nato ci sono pochissime cose che gli appartengono. Il
test di gravidanza,l’immagine ecografica, una tutina comprata per lui e
poco più. All’estero, se il bambino viene a mancare dopo le 20
settimane di gravidanza, quando nasce viene chiesto ai genitori se
vogliono prendere in braccio il figlio, avere delle foto del piccino e/o
le impronte delle sue mani e dei piedi. Queste cose servono a rendere
reale il “bambino immaginario” che i genitori creano nei loro pensieri
durante la gravidanza. Rendere “reale” il bambino favorirà poi il
processo di elaborazione del lutto e queste memorie raccolte alla nascita
diventano così parte della Memory Box.
In Italia quasi nessun ospedale o operatore propone ai
genitori di raccogliere queste memorie, ma si spera che presto diventi una
prassi anche da noi.
La Memory
Box non raccoglie soltanto i ricordi della gravidanza che si è interrotta
o dell’evento nascita/morte ma può venire arricchita col passare degli
anni.
In occasioni come la ricorrenza della data di nascita,
del Natale, nelle occasioni importanti per la famiglia molti genitori
comprano piccoli regali per il bimbo, scrivono lettere, preparano
compilation musicali e tutti questi oggetti possono essere inseriti nella
Memory Box.
Inoltre
coloro che fanno parte di associazioni per il sostegno ai genitori colpiti
da morte perinatale, di gruppi di discussione e/o sostegno su internet etc...
spesso mandano l’un l’altro piccoli oggetti, poesie, bigliettini in
ricordo dei propri figli. Anche queste cose diventano parte della Memory
Box.
Insomma qualsiasi cosa per un genitore è importante
diventa parte della Scatola dei Ricordi.
Ma
conservare in una scatola questi ricordi serve?
Sicuramente serve a farci sentire chi non c’è più
è ancora parte della nostra vita e questo è di aiuto ai genitori perché
essi vogliono continuare a pensare ai loro figli. Tenere una Scatola dei
Ricordi è un modo di dire loro che li amiamo e che loro sono ancora parte
della nostra vita. Fare attivamente qualcosa aiuta i genitori a
focalizzarsi sui ricordi felici, sull’amore che persiste anche se la
vita del bimbo che amiamo è finita.
Inoltre, se
si decide di coinvolgere tutti i membri della famiglia, tenere una Scatola
dei Ricordi aiuta a parlare del bambino che non c’è più e ad esprimere
i sentimenti di ognuno al riguardo. Ciò può essere particolarmente utile
per i fratelli del bimbo o per altri bambini presenti nella famiglia o fra
gli amici più cari. I bambini fino a una certa età non hanno idea di che
cosa sia realmente la morte e spesso hanno livelli di stress alti perché
hanno paura di ciò che non conoscono. Quando sono più grandi anche se si
rendono conto di cosa è accaduto realmente non hanno un vocabolario
adatto per spiegare come si sentono. Questo spesso fa si che mettano in
atto degli atteggiamenti aggressivi. Perciò tenere una Scatola dei
Ricordi può aiutarli ad esprimere le loro idee sulla morte, le loro
preoccupazioni, i loro sentimenti al riguardo,può aiutarli a parlare del
fratellino con i genitori e i parenti ma anche a instaurare con lui un
rapporto diretto e a mantenere un legame. Chiedere ai fratelli di
disegnare e dipingere qualcosa da mettere nella Scatola dei Ricordi
oltretutto li aiuta a descrivere i loro sentimenti. Quest’ultima cosa è
particolarmente importante nel caso i figli siano adolescenti e che quindi
tendano a nascondere i loro sentimenti per timore di sembrare immaturi.
Occuparsi di creare una Memory Box aiuta i genitori in
lutto a prendersi del tempo per se stessi, pensare a ciò che è successo,
lasciarsi ad andare a ricordi ed emozioni, sentire in qualche modo di
stare accudendo il proprio piccolo. Troppo spesso qui in Italia i genitori
non sono ammessi a prendersi cura del bimbo che è morto, soprattutto
quando è una perdita precoce. Creare una Scatola dei Ricordi è un modo
per loro di rendersi partecipi dell’evento, di onorare la breve vita del
proprio figlio. Se l’esistenza della Scatola dei Ricordi è condivisa
con altri membri della famiglia ciò ricorda a tutti coloro che sono
vicini ai genitori che il loro lutto non finisce anche se pian piano essi
tornano alla vita.
Creare delle memorie significative fa parte di un
salutare processo di elaborazione del lutto come dimostrato da uno studio
dell’ inglese Perinatal Institute che usa il modello RTS(Resolve Through
Sharing) , perché i genitori trovano conforto nell’avere ricordi del
proprio bambino, fa sentire loro che la vita di loro figlio, a qualsiasi
stadio della gestazione, è riconosciuta e onorata.
Avere una Memory Box serve a dare un posto nella
famiglia al bambino che non ce l’ha fatta, a dare valore alla vita che
si è interrotta, a riconoscerne il valore ma anche a dare un posto reale
e materiale all’interno della casa, un posto dove toccare le cose che
sono appartenute o che erano destinate a lui.
La Scatola
dei Ricordi contiene una piccola vita che i genitori porteranno con se
lungo la loro esistenza.
Non esistono regole su come deve essere fatta una
Scatola dei ricordi o su cosa può contenere.
Si possono
comprare delle scatole già confezionate e decorate sia di cartone che di
legno o di un qualsiasi altro materiale oppure si possono comperarne di
grezze e decorarle come preferiamo, rivestendole di carta, stoffa,
pittura.
Al loro interno possiamo mettere qualsiasi cosa per noi
sia un ricordo significativo del nostro bambino, naturalmente gravidanze
interrottesi in periodi diversi avranno diverse possibilità di
raccogliere ricordi: il test di gravidanza, le immagini ecografiche, le
impronte delle mani e dei piedi (che possono essere prese con un comune
tampone inchiostrato per timbri e fatte su un cartoncino), una ciocca di
capelli, le foto scattate, il braccialettino dell’ospedale, la copertina
in cui il piccolo è o sarebbe stato avvolto ma anche giocattoli, lettere,
diari, gioielli, cd musicali, foglie dell’albero piantato in memoria,
creazioni che abbiamo fatto per lui, doni scambiati con altri genitori
speciali, disegni o regalini fatti dai fratelli. Questi sono suggerimenti
ma sono sicura che ogni genitore troverà tante altre cose
perché ognuno di noi ha un rapporto unico e speciale con suo
figlio e le cose per noi significative e importanti non mancheranno di
venirci alla mente.
Nel passare degli anni la Scatola potrà essere
insufficiente a contenere i ricordi e quindi si potrà pensare a comprare
e decorare una piccola cassapanca.
Se abbiamo altri figli potremo poi dare ad ognuno di
loro, se lo desiderano, parte del contenuto della scatola quando
lasceranno la nostra casa. Altrimenti potremmo disporre che il contenuto
della scatola venga seppellito con noi alla nostra dipartita.
Insomma ognuno di noi darà vita alla propria Scatola
come meglio crederà. Sarà il nostro modo di onorare i nostri bambini e
di condividere con loro nel cuore quello che non abbiamo potuto
condividere nell’esistenza.
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