STRESS
LAVORO CORRELATO Rosario
Passanante ( video ) a)
una coppia “stimolo- risposta”, b)
uno sforzo di adattamento, per rispondere in modo adeguato ed efficace
allo stimolo, c)
un alto consumo “energetico” (psichico e fisico) per realizzare questo
sforzo di adattamento. Dopo
una prima fase di allarme cioè di aumentata attenzione e tensione
l’organismo cerca di contrastare la situazione stressante opponendo una
resistenza agli effetti che questa situazione produce sul proprio
equilibrio, ma ad un certo punto, nel tentativo di contrastarla, va in
esaurimento perché il costo della resistenza è più forte delle capacità
di cui dispone il nostro organismo che con il passare del tempo si
esaurisce facendo così emergere gli effetti dello stress da lavoro. Tra
i diversi motivi del continuo aumento delle persone colpite da problemi di
stress sul luogo di lavoro, troviamo: -
le “innovazioni” apportate all’organizzazione e alla gestione del
lavoro; -
la precarietà del lavoro; -
l’aumento del carico di lavoro e del ritmo di lavoro; -
le elevate pressioni emotive esercitate sui lavoratori; -
la violenza e le molestie di natura psicologica; -
lo scarso equilibrio tra lavoro e vita privata. Altri
fattori potenzialmente stressanti sono i rapporti interpersonali,
orizzontali e verticali, i conflitti sul lavoro e i conflitti
lavoro/famiglia, in quanto il mondo del lavoro è aperto e comunicante con
il mondo della vita quotidiana. Spesso ci accorgiamo che il lavoro
affidatoci non è congruo rispetto alle nostre capacità e alle nostre
competenze. Se il lavoro è troppo difficile ci mette in ansia, se è
troppo facile ci dà un senso di frustrazione, in quanto potremmo usare
meglio le nostre risorse. Difatti, lo stress è legato sia ad un eccesso
che ad un difetto di stimolazione: chi si trova ad operare dietro ad uno
sportello con una fila di 200 persone impazienti, è ovvio che viva
momenti stressanti; ma anche chi è chiuso in un ufficio senza avere nulla
da fare, vive una situazione di stress. Se
questi elementi variamente combinati incidono su di noi, quali effetti
producono sulla nostra salute? In definitiva lo stress ci interessa perché
ne paghiamo le conseguenze, sia a livello comportamentale che emozionale,
a livello di disturbi psico-fisiologici e a livello patologico, in quanto
l’azione indotta dallo stress può avere un effetto favorente il sorgere
di certe malattie, poiché si sta male quando si è a disagio, ma ci si può
anche ammalare, in certe condizioni, per colpa dello stress. È chiaro che
tutto ciò è legato ai diversi livelli di stress, e soprattutto alla
risposta individuale, estremamente variabile perché, ad esempio, nella
medesima condizione di disagio alcune persone hanno una reazione di un
certo tipo mentre altre ne hanno una diversa. È quindi importante capire
che lo stress può incidere sulla nostra salute. Dal punto di vista
comportamentale ed emozionale le conseguenze dello stress possono essere,
ad esempio: -
irritabilità e rabbia: una persona sotto stress diventa aggressiva anche
per motivi futili e banali; -
scarsa concentrazione e calo dell’attenzione; -
calo del rendimento sul lavoro; -
frequenti momenti di pianto: è uno dei primi segni indicatori che siamo
al limite delle nostre risorse; -
eccessi o carenze di alimentazione: poca o tanta voglia di mangiare; -
un calo della memoria; -
un calo dell’autostima, ci si sente inadeguati e subentra un senso di
impotenza e di frustrazione che induce spesso una risposta sbagliata
attraverso il consumo, molte volte in eccesso, di tabacco o di alcolici; -
disturbi del sonno: difficoltà ad addormentarsi e risvegli frequenti o
precoci; -
disturbi cardiovascolari: tachicardia palpitazioni o ipertensione
arteriosa; -
cefalea: emicranie, mal di testa. Molte
altre possono essere le cause frequentemente associate allo stress
(aumento della sudorazione, turbe digestive, tensione muscolare, tremori,
tic, possibili effetti sul sistema immunitario, stanchezza eccessiva e
inspiegabile, ecc.), ma esso sembra favorire la comparsa di due grandi
tipi di malattie: le malattie cardiovascolari e coronariche (angina,
infarto, ecc.) e le malattie digestive (ulcera, colite, ecc). Un
altro aspetto particolare dello stress è la cosiddetta sindrome del
corridoio; la vita sul lavoro e la vita familiare e sociale sono collegate
senza soluzione di continuità e non esiste una porta chiusa che separa
nettamente le nostre ore a casa con i famigliari, i parenti, gli amici,
ecc. e questa situazione si traduce nel fatto che le tensioni accumulate
nel luogo di lavoro, si sommano e interagiscono con quelle esterne e
viceversa. È chiaro che una situazione stressante sul lavoro, si
ripercuote in modo negativo sulla qualità della vita complessivamente
intensa e i suoi effetti non terminano con le ore del lavoro, ma possono
colpirci sia prima che dopo. Altre
volte il riconoscimento dello stress avviene tramite quei lavoratori
portatori di alcuni sintomi comportamentali, psico-emozionali e fisici,
infatti, spesso ci si accorge dello stress non tanto per la presenza del
fattore stressante, che magari sfugge in modo evidente, ma in quanto
vengono accusati i disturbi accennati prima, ad esempio: sintomi
comportamentali, irrequietezza, movimenti compulsivi, impulsività, scarso
controllo, impazienza nella relazione con gli altri, indecisione,
insicurezza, voglia di star soli, difficoltà di relazione con i colleghi
o con i superiori, diffidenza, suscettibilità, maggior facilità a
commettere errori e questo ultimo aspetto è tanto delicato in quanto
legato al tema degli infortuni. Lo stress può causare incidenti e
infortuni anche indirettamente: spesso la persona stressata ha difficoltà
a mantenere la concentrazione sul lavoro, con la conseguenza di esporsi a
maggiori rischi durante lo svolgimento delle proprie mansioni. Quindi è
necessario fare attenzione per evitare di cadere in errori o
semplificazioni eccessive, perché non si è tutti uguali e quindi si
reagisce in modo diverso, ai diversi fattori stressanti e tutti i disturbi
prima descritti si rilevano anche in molte situazioni non di stress. Oggi
stiamo vivendo un periodo molto particolare, dove al lavoratore sono
richiesti grandi cambiamenti ed imposto un adeguamento, non scelto ma
necessario, a nuove condizioni lavorative ed economiche. A livello
legislativo emerge una particolare attenzione per le tematiche inerenti lo
stress, citate nel recente D.lgs. 81/08 (Testo Unico sulla Sicurezza e
Prevenzione). La normativa prescrive che ciascuna azienda effettui una
valutazione dei rischi stress lavoro correlato implementando azioni di
prevenzione, riduzione ed eliminazione delle fonti di rischio stress. È
per fornire un servizio di orientamento alla valutazione, prevenzione e
gestione dello stress che è nato http://www.stresslavorocorrelato.info.
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