Io
bal-betto
“...molte
persone hanno a che fare con questo problema, che spesso comporta delle
conseguenze negative o disfunzionali nell’interazione con gli altri.
Ma il problema potrebbe diventare un’opportunità...”
"...addirittura
stavo balbettando anche con le azioni – mettere la mia foto
oppure no? – alla fine ho deciso di non balbettare..." |
Ciao,
mi chiamo Iolanda e ho 36 anni. Attualmente lavoro presso il
Comune di Roma come istruttore di polizia municipale. Fin da
adolescente non ho mai dimostrato la mia età: le persone mi danno
molti anni di meno e questo, ora che sto invecchiando, e’
diventato un enorme vantaggio!!
Parlando seriamente, credo che non si tratti di un mero fatto
estetico, ma del modo con cui viene percepito il mio approccio
alla vita: fanciullesco e combattivo.
Mi piacciono le sfide, gli obiettivi difficili da realizzare, e
man mano che li raggiungo cerco di fare sempre di più.
In questo modo mi sento sempre giovane. Per
me, arrendersi, rinunciare, equivale a invecchiare. Ho
potuto constatare che del mio ottimismo risente anche il prossimo,
amici, conoscenti, che spesso mi ringraziano per averli
incoraggiati a inseguire un progetto personale, un’iniziativa su
cui prima erano titubanti, timorosi d’intraprendere. I
lati positivi del mio carattere mi consentono, da sempre, di
bilanciare quello che io considero il mio grande difetto: la
balbuzie. Dico grande perchè chi lo vive si autolimita, si
convince di non essere all’altezza di fare certe cose. E’ un
difetto frenante e frustrante, a volte, quindi deve essere
compensato da una grande forza di volontà. Per fortuna ne ho
tanta. Mi ha consentito di studiare e ottenere ottimi voti,
all’Università e negli studi successivi. Mi capita comunque ,
appena penso di
fallire in qualcosa, di ritrovarmi a fare i conti con i miei
complessi d’inferiorità.
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In
una società basata sulla comunicazione
verbale e sull’apparenza, per chi ha “il mio
problema” e’ molto complicato. E’ difficile farsi
sentire…
Il
mio progetto parte da questa
constatazione: mi piacerebbe trasformare il mio difetto in un’opportunità
e dare una mano a chi, come me, vuole farsi sentire di più. Vorrei,
insieme a chiunque fosse interessato, attivarmi a favore dei diritti di
chi “parla male” (ad esempio, creando un gruppo di auto aiuto,
realizzare alcuni progetti in comune..) e dare la possibilità agli altri
di capirci meglio. Io penso che, oltre a balbettare con le parole, si
possa balbettare con il pensiero e, addirittura, con
le azioni. Chi balbetta, proprio per le conseguenze di tutto ciò,
si ritrova con una potenziale motivazione a fare di più rispetto agli
altri...
Che
ne pensi?
Se
vuoi, puoi contattarmi scrivendo
a iviscas@yahoo.it
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