DIARIO DI UN DEPRESSO (28/03/2007)
Sono molti giorni che non scrivo. Me ne ero quasi dimenticato. Ho passato il tempo a pensare ed attuare la prescrizione di L*****, in base alla quale tutto ciò che non avrei fatto relativamente alle mie responsabilità e desideri sarebbe stato un punto in più verso il ritorno in ufficio. E così ho fatto un pochino di cose, di cui devo essere contento. Prima di tutto ho presentato la domanda per amministratore di sostegno, raccogliendo tutto il materiale necessario. Poi mi sono rivisto con R****** e stasera vado a cena da lei. Ho incontrato anche A***, cosa che mi ha messo in grande agitazione per più di qualche giorno. Ho continuato ad andare alla comunità di sant’egidio il martedì sera a distribuire i pasti ai poveracci. Sono andato a giocare a calcetto lunedì sera dopo almeno 4 o 5 mesi. Insomma, ho fatto un bel po’ di cosette. Nonostante questo ho ancora molti punti da migliorare, prima di tutto la sveglia alla mattina (mi sveglio troppo tardi) e poi le attività da fare (non combino quasi niente tutto il giorno). Ho ancora due mesi di aspettativa e devono essere determinanti per la mia guarigione. Dovrei spendere meglio il mio tempo, camminando di più ad esempio (visto che sul correre c’ho messo una croce sopra ormai), visitando posti e città, stando di più in mezzo al verde ed andando al mare più spesso. Potrei anche organizzare un viaggio. In questi giorni siamo anche andati all’auditorium a vedere un bel film di etan hawke ed il concerto di un pianista iraniano che ha suonato Bach. Insomma, il bilancio è abbastanza positivo in questi giorni. Io non mi sento ancora benissimo di umore, ma piano piano spero di migliorare. Stasera andrò a cena da R******: ci siamo già rivisti due volte e le cose non vanno male. Mi dà consigli molto buoni e mi stimola ad avere iniziativa. Di negativo ci sono sempre le gambe che non smettono di tremare e ballare, anche se mi pare di aver notato di non aver più il ‘clappete-clappete’ ma solo ‘l’avanti e indietro’ quando sono in piedi ed il ‘farfallio’ quando sono seduto (come in questo momento). A questo proposito mi ha colpito un rimprovero di V******: “ma che te lo vuoi tenere per tutta la vita???!!!!”. Dovrei più spesso ricordarmi le due tecniche che mi sono state insegnate da G***** e P****: far tremare entrambe le gambe e comandare gli stop and go delle gambe stesse. Proverò a ricordarmene più spesso. Non mi pare ci sia molto altro da dire per oggi. Ah, solo un’impressione: mi pare di non essermi premiato a sufficienza in questi giorni. Non solo: voglio anche ricordarmi un pensiero che ho avuto qualche giorno fa: in ufficio devo essere più distaccato rispetto al lavoro da fare. E voglio anche sottolineare un altro pensiero funzionale o comunque utile: devo costruirmi un mondo al di fuori dell’ufficio, altrimenti la mia vita tornerà ad essere quella di prima, deprimente e sola.
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