DIARIO DI UN DEPRESSO (04/01/2007) Sono a casa di Valeria, da solo e con un leggero mal di testa. Mi sento solo, anche se non sto male. La solitudine è il mio problema, il non saper stare da solo. Tuttavia, diciamolo, oggi non sto troppo male: è semplicemente che non so bene cosa fare. Ora mi metto a cercare su internet la comunità di sant’egidio e l’ordine delle suore di madre tersa di Calcutta, per capire bene dove stanno. Ieri ho comprato il disco degli strokes, pensavo fosse leggermente meglio ma non è da buttare. Ci sono alcune canzoni veramente belle. Ora chiudo. Sono un po’ preoccupato per la mia vista, perché devo sgranare gli occhi, anche con gli occhiali, per vedere meglio. Dove è la verità? Dove è la verità? Dove è ciò che devo cercare? Cosa devo cercare? Sono preoccupato anche perché non riesco più a venire e i miei orgasmi sono molto deboli. Nel mentre ingrasso e divento, come dice Valeria, un botolo. Oddio che noia, che stress. Eppure la scrittura un po’ mi distrae. Ho appena finito di leggere un libro (La casa del sonno) non troppo convincente mentre ne ho iniziato un altro che sembra molto bello (Il cacciatore di aquiloni). Mi fa specie come Valeria mi cazi continuamente e nonostante questo mi sopporti e mi ami ancora. IO sono legato a lei da un grande affetto e non potrei vivere, oggi come oggi, senza di lei.Com posso impegnare questo tempo? Si, perché oggi è il mio primo compleanno da aspettativa. Come passare gli altri 5 mesi? Potrei trovare un lavoretto a nero. Magari il correttore di bozze, il revisore di testi, anche se sarebbero molto stressanti come lavori.
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