DIARIO DI UN DEPRESSO (31/12/2006)

Siamo all’ultimo dell’anno. E’ tempo di bilanci. E’ tempo di tracciare la linea. Non ho molto da dire, come al solito. Di punti positivi ce ne sono pochi, mi pare, mentre di quelli negativi ce ne sono molti. Di buono c’è che Valeria è sempre con me e che quest’anno sono riuscito a fare una festa per i miei quarant’anni. Di negativo c’è molto: il lavoro è andato male, la salute è mancata e non sembra avere buone prospettive anche per il prossimo futuro. Sono sempre molto nervoso e agitato e non so come fare a fermarmi. Ad inizio anno mi farò un po’ di visite ed andrò dall’ennesimo psichiatra a farmi dire chissà cosa. Gli amici ci sono, grazie a Dio, ma non riesco a confidarmi con loro, ad aprirmi completamente e, quindi, a farmi aiutare come potrei. Forse solo con Francesca riesco ad aprirmi un po’ di più, perché lei sta nelle mie stesse condizioni. Anche con Valeria le cose non vanno male anche se non riesco a parlare come lei vorrebbe. Ma io sono un tipo silenzioso, senza troppi pensieri nella testa. O forse si, ne ho, ma sono abituato a tenerli per me, a colloquiare internamente. L’ho sempre fatto, sin da piccolo, per cui è un’abitudine che è difficile scalzare. Ma voltiamo le spalle al passato e pensiamo al futuro. Mi vengono già i brividi. Cosa posso dire? Fare promesse è assolutamente inutile. Vivrò i primi 5 mesi in totale suspance, sospeso in quest’aspettativa lavorativa che probabilmente non mi porterà a niente. Proverò a fare del volontariato internazionale, ma credo che non sarà facile partire. Non avrò una casa a causa della mia pigrizia e dei prezzi che circolano. Con i miei genitori non ci saranno grossi cambiamenti: non ne sussistono i presupposti.

Perché tutto questo immobilismo? La chiave è agire, è fare, è vivere. Si, l’alternativa è vivere. Probabilmente sono ancora scosso dal fatto dell’abbonamento a 3 (ennesima brutta notizia: la mail non è partita) e, in aggiunta, dai miei problemi sessuali. Tuttavia so che la soluzione è nell’agire, nel prendere l’iniziativa. Il mio pensiero funzionale per quest’anno sarà l’azione. Continuerò anche ad andare da Paola M******. Allo stesso tempo continuerò ad andare da quel pazzo di Gianni L***** e da quell’altra pazza della M********. Già ad inizio anno avrò due ostacoli da superare: il rinnovo del medico di base e la radiografia la cervello di Ostia. Ho i mezzi per superare entrambe e ce la farò. Continuerò a cercare la verità, anche così, per caso. Questa verità che dia un senso alla mia vita, che mi spieghi il perché, il dove andiamo ed il perché esistiamo. Credo che questa sia la domanda di coloro che nascono e la risposta di coloro che sono nati. Voglio dire, per un genitore il senso della vita è il mettere al mondo dei figli mentre per un figlio il senso della vita è sconosciuto perché non conosce il motivo per cui si trova catapultato nella famosa centrifuga. Il mio obiettivo per il 2007 sarà anche quello della fede, dell’avvicinamento alla fede, perché la fede è speranza, è coraggio, è fiducia nel prossimo e nel futuro.

Spero mi passi, prima o poi, il tremore alle gambe e la ritrazione del braccio sinistro, perché stanno diventando veramente un problema. Dovrò avere più controllo di me stesso dal punto di vista fisico ed evitare le scelte fatte d’impulso. Insomma, per farla breve, non credo che il 2007 sarà poi così diverso, ma è diventato l’anno dell’impegno. L’ultima spiaggia. Dovrò giocare bene. Con il sorriso sulle labbra e con una serenità nel cuore che mi aiuti a vivere bene. Forza Corrado!!!

A domani.

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