DIARIO DI UN DEPRESSO (30/12/2006)
Dal danno alla beffa. Abbiamo girato un’altra metà di Roma e non c’è niente da fare: l’adattatore pare non esista, pare che non sia fabbricato. IN realtà un lumicino rimane acceso ed è dato dalla ricerca su Internet dell’adattatore stesso. Le speranze sono veramente al minimo ma se abbiamo fatto trenta posiamo fare trentuno (coincidenza: oggi è trenta). Valeria si è abbastanza ripresa e oggi ha cercato di confortarmi e di dirmi che gli sbagli sono sempre dietro l’angolo e che noi non siamo immuni da essi. Ha infilato un discorso saggio e giusto, come nella maggior parte dei suoi casi ma questo non è servito a sollevarmi di morale, che è rimasto sul depresso spinto. Abbiamo anche discusso sul senso della vita e lei credo abbia azzeccato il fine ultimo della nostra esistenza: la procreazione. Per il resto il nostro è solo un passaggio fugace e passeggero sulla faccia della terra, senza fine e senza speranza. Il nostro passaggio è senza scopo vero, senza realizzazione di sogni, senza tracce lasciate. Anonimi e invisibili. ED il brutto è che non se ne esce fuori. Io ho preso l’aspettativa per cambiare vita ma credo che sia un obiettivo troppo grande e da realizzare in troppo poco tempo. Buona notizia, almeno parziale: Valeria, la santa, è riuscita a collegarsi ad internet da rete fissa. IL collegamento è molto lento ma almeno c’è. Meno male, una piccola buona notizia c’è. Eppure io non mi sento bene, non mi sento sollevato. Quello che voglio io è tutto!!!! Outlook funzionante, scheda funzionante sul mio pc, xp office ultimo aggiornamento. Perché voglio tutto? Perché non so accontentarmi? Perché non mi basta niente? Questo è causa di grande insoddisfazione e infelicità. MI sento confuso, sto girando intorno a quello che vorrei dire, ma non so esprimermi, non so guarire. Stasera vado a cena da Roberto, altra piccola buona notizia che non mi soddisfa, non mi fa stare bene, non mi fa accontentare. Vorrei parlare del senso della vita, di cose più profonde. Del senso delle cose. Esegesi delle mie verità. UN giorno comincerò.
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