Fasi
evolutive del rapporto di coppia Laura
Bonanni La
crescita di ogni essere umano si realizza attraverso il passaggio di tappe
evolutive, in un continuum di identificazione e di differenziazione con
l'altro. 1)
le relazioni di coppia progrediscono attraverso normali stadi evolutivi; 2)
questi stadi sono paralleli alle fasi dello sviluppo infantile della
Mahler; 3)
l' originario sviluppo infantile influenzerà le relazioni di coppia; 4)
nel caso in cui ci siano stati problemi in una specifica fase evolutiva,
con molta probabilità la persona, all'interno del rapporto di
coppia, ripresenterà problemi simili; 5)
ogni fase risulta essere più complessa della precedente e rappresenta una
trasformazione ed integrazione di ciò che esisteva precedentemente. Le
fasi evolutive di cui parla la Mahler, e che vengono largamente descritte
all'interno del suo testo La nascita psicologica del bambino, sono le
seguenti: -
fase autistica, -
fase simbiotica, -
fase della differenziazione, -
fase della sperimentazione , -
fase del riavvicinamento. Ciò
che ovviamente manca in un rapporto di coppia è la presenza della
fase autistica (caratterizzata da una chiusura in se stessi con
un'assoluta mancanza di contatto con la realtà), normalmente presente,
invece, nel bambino alla nascita e che non viene presa in
considerazione dai due autori americani nella strutturazione del loro
modello. La
fase simbiotica, che può avere una durata di 6-9 mesi circa, è la fase
dell'innamoramento, della fusione con l'altro. Il partner è visto come
perfetto, magnifico, infallibile e ci si sente molto simili all'altro. La
fase della differenziazione (caratterizzata da un processo di
separazione-individuazione) è quella in cui - la parola stessa lo dice -
ci si comincia a differenziare dall'altro. Gradualmente i partner
iniziano a scoprire che i gusti non sono identici, che il compagno o la
compagna non è così perfetto/a come si credeva. E' questo il
periodo in cui il partner viene, per così dire, 'buttato giù dal
piedistallo', viene smitizzato. In questa fase si fa un po' l'esperienza
del lutto, della sofferenza nello scoprire gli aspetti negativi
dell'altro, i suoi punti di debolezza. Nella
fase di sperimentazione, come per il bambino di un anno, un anno e mezzo
svincolarsi dal rapporto con la mamma, conoscere tutto ciò che è nuovo e
godersi appieno le proprie scoperte è fondamentale per la crescita,
così per i membri della coppia è di vitale importanza cercare di nuovo
l'esterno. Cosa vuol dire questo? Entrambi i partner, ad esempio, si
butteranno molto nel lavoro, andranno alla ricerca di nuove amicizie, si
dedicheranno ad attività particolari e nuove. Dopo
essersi sperimentati all'esterno, i due partner si cercano di nuovo. E ciò
vuol dire che entrambi 'ricercano' un riferimento affettivo. C'è un
forte bisogno di sentirsi rassicurati sulla presenza dell'altro anche se
in alcuni momenti se ne fa a meno. In questa fase di riavvicinamento si
tratta proprio di costruire una vera e propria accettazione dell'altro, di
quello che egli è, del punto in cui si trova. Superate
queste fasi si arriva ad un livello di mutua interdipendenza in cui si
impara a stare in relazione con l'altro, conoscendolo per quello che
realmente è, accettandolo, quindi, nella sua imperfezione. Spesso chi
giunge a questa fase sente il bisogno e la voglia di costruire qualcosa
insieme al proprio partner. Può essere il tempo in cui si comincia a fare
qualche progetto in comune, come qualche attività specifica, o si
desidera di avere un figlio.
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